bologna 29.10.12
La scienza ideologica.
La scienza "ideologica" è quella che stabilisce una ed una sola verità, al di sopra della realtà scientifica comparativa per natura tecnica.
L'esempio più semplice deriva dal concetto di Paradigma scientifico,usato da Kuhn,per indicare uno sviluppo ulteriore di una teoria precedente che ha ottenuto verifiche.
Le basi scientifiche si compongono sempre di alcuni assiomi ben formulati in modo descrittivo e formale,per i quali è dimostrata la correttezza,entro i loro limiti costitutivi.
Scompare il concetto di ricerca scientifica come ricerca dell'ignoto,o scoperta dell'ignoto.
Per Thomas Kuhn la rivoluzione scientifica,intesa come rivoluzione Copernicana,dipende dalla falsificazione del Paradigma scientifico in vigore,come il modello Standard.
Kuhn evidenzia come nella scienza "normale",che in Italia si può identificare,in larga misura,con quella istituzionale, tutte le sperimentazioni scientifiche sono indirizzate a sostegno della teoria dominante e delle sue contraffazioni.
Equivalente a dire che in Italia,se tornasse Galileo Galilei,avrebbe come avversari gli scienziati "normali" stessi ,in primo luogo,ma anche allora ,nel 1600 è stato così,salvo qualche eccezione.
Sarebbe opportuno fare una netta distinzionie tra didattici della scienza e scienziati,che nella maggior parte dei casi non sono coincidenti,ma che in Italia sono unificati.
In effetti il lavoro di scienziato,come dichiarato da molti di essi,nella prima metà del 900,richiede una capacità descrittiva,letterale e formale,non comune.
Il paradigma scientifico si basa anche su di un semplice fatto che esiste,e come tale , può essere osservato da tutti.
Diviene chiaro come ,con una domanda corretta che interroga la natura ,si evidenzia l'esempio che illustra un nuovo modo di procedere nell'indagine scientifica.
Nulla di strano lo diceva,prima di lui,Galileo Galilei,quando si interrogava sulla velocità della luce,pensate la corretta analisi e lungimiranza,Galileo non credeva ad una velocità infinita,lo rivela il porsi la domanda.
Oggi siamo ancora a quel punto con una domanda che può apparire assurda,esiste una sola velocità della luce?
Siccome siamo abituati a considerare la velocità lineare," rettilinea " , della luce e di essa abbiamo una misura sufficientemente precisa,che viene considerata con semplicismo di valore assoluto,anche perchè non vi sono termini di paragone.
Diventa facile semplificare,riducendo la realtà ad un solo elemento,la velocità lineare,ma in tal modo si passa dalla scienza alla ideologia scientifica.
Se prima consideravo la velocità lineare della luce come limite massimo della velocità delle onde,esso per consuetutdine è diventato,il limite assoluto;ma solo per il fatto che la ricerca scientifica si è fermata su quel punto.
Questo è il cambiamento da Paradigma a Modello;il Paradigma dovrebbe descrivere per intero un fenomeno fisico,il Modello non è tenuto ad una prassi scientifica corretta,esso diventa indicativo di una soluzione approssimata considerata soddisfacente,ma non esaurisce il problema.
Non penso vi siano scienziati che si interrogano sull'etica scientifica in Italia,secondo dei criteri oggettivi,essendovi in Italia una fortissima componente della scienza "normale" tesa a giustificare il modello.
Se il Modello attuale è alla base di tutto lo sviluppo delle società del Pianeta,allora non basta nè un umile e corretto ragionamento sulla realtà scientificamente osservata da tutti,nè un piccolo esperimento,è necessaria la volonta scientifica ad affrontare i problemi del Modello.
Quella volontà scientifica derivata dalla consapevolezza dei problemi che la scienza "normale" nasconde od occulta,nega come problemi ed avvalla come pseudo postulati.
La natura in cui viviamo non è nè libera,nè sconfinata,quindi è ora di porre termine a comportamenti antiscientifici lesivi della specie umana e della sua condizione di esistenza ;il sistema natura.
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