Alla ricerca dell'identità. La specie umana, specie neutrale.
Tutti coloro che possiedono un minimo di cultura scientifica hanno la convinzione che le tecniche sofisticate e complesse di oggi siano formulate in modo scientifico, le teorie non rispecchiano i principi e le Leggi delle scienze naturali, dedicato a coloro che, come me, pensano che la scienza sia libertà di ricerca razionale, logica ed interattiva.
Il testo è usato in concorsi Letterari che rifiutano le novità certe per rimanere ancorati a dogmi o consuetudini pregiudiziali o dissociate dalla realtà della natura.
Rivolgo al blog una richiesta esplicita di confronto sul tema; l'identità della specie umana nella natura, considerando il racconto come una forma di esposizione tecnica più scorrevole.
Bo. 7 gennaio 2015
La ricerca dell’identità.
a cura di Mauro Mezzetti Sforza.
Il Pianeta stava subendo lo sviluppo
incosciente della mia specie, quella umana, divisa tra coloro che sostenevano
fosse la specie superiore dell’evoluzione della specie animale e coloro che
sostenevano l’origine della superiorità come divina, della specie umana.
In entrambe le versioni vi erano incongruenze
dirette ed indirette le quali conducevano espressamente alla confutazione di
entrambe le ipotesi, che apparivano come opposte allo sguardo degli scienziati
della scienza Fisica del 900.
Il ricercatore, di nome Antenore, al sesto
anno di Fisica era rimasto affascinato dal modo con il quale un eminente
scienziato, fondatore della Meccanica Quantistica, Werner Heisenberg, della
prima metà del 900, aveva posto la questione o problema della collocazione, o
posizione della specie umana nella natura e della conoscenza della natura
stessa per l’utilizzo delle risorse al fine dello sviluppo della specie umana.
Antenore, esterno a vari gruppi di ricerca
obbligatori, era momentaneamente privo di qualche idea, si sentiva plagiato,
con la forza della persuasione delle approssimazioni, oggi riassunte in un intero libercolo di quasi 100
pagine.
Tolomeo, come Galileo, ne avevano usata una
sola; il primi il moto circolare uniforme, detto epiciclo, il secondo il Moto rettilineo
uniforme, o moto inerziale, entrambi “moti perfetti” = costanti
all’infinito.
Nonostante gli sviluppi, fu proprio il premio Nobel Feynman, verso il 1960, a
dichiarare che la Fisica era finita in un vicolo cieco dal quale non si vedeva
alcuna uscita.
Di sicuro, notava Antenore, dalla definizione
classica di Filosofia naturale e principi matematici si era passati al termine
unico ed assoluto di Fisica, neppure Fisica naturale, solo Fisica ed Astronomia.
Si sentiva plagiato, stretto e costretto a
vedere le cose come erano state descritte, con lettere e numeri, scritte
logicamente e formalmente da uomini del secolo passato, il 900, ed all’inizio
della scienza moderna dal 1550 al 1700.
Di fatto si era escluso; lo era diventato per
irritabilità alle approssimazioni, una reazione allergica, alla sua formazione
di perito meccanico di precisione, che necessitava in primo luogo di una sempre
maggiore precisione, senza approssimazioni, ma solo con margini di errore,
considerati naturali.
L’altra via imposta ed obbligatoria era quella di entrare a far parte di uno dei gruppi di lavoro di ricerca in corso.
L’altra via imposta ed obbligatoria era quella di entrare a far parte di uno dei gruppi di lavoro di ricerca in corso.
Li aveva esaminati tutti, dall’astrofisica,
alla fisica subnucleare, nessuno di essi, 7 settori di ricerca, oltre 50
gruppi, nazionali ed internazionali, nessuno di essi, si ripeteva, conteneva
gruppi di studio che riguardassero o la Gravità, come energia o il Monopolo
Magnetico come oggetto astronomico.
La cosa lo lasciava perplesso in quanto
l’energia di Gravità non ha ancora una unità di Misura ed una definizione
tecnica, ma è la condizione indispensabile per l’esistenza della specie umana,
e di tutte le specie, sul Pianeta Terra, ovvero su di un qualsiasi Pianeta.
Perplesso era dire poco, stupito come ci si
potesse interrogare sulla nascita dell’universo senza sapere come è fatta
l’energia per mezzo della quale si vive; un rompicapo difficile da dimostrare
Logicamente e Matematicamente, pensare ad una dimostrazione materiale era
impossibile quindi cosa rimane se non affidarsi alla ragione Logico deduttiva e/o
degli Insiemi.
Come storico, Antenore aveva anche una Laurea
in Storia Contemporanea indirizzo storia della Fisica; la cui formazione è
l’analisi dei fatti e delle teorie, e
loro comparazione,.
Aveva riscontrato contraddizioni esplicite
nelle descrizioni della realtà
scientifica, rispetto alla definizione
dei componenti, eppure tutto finiva nella nebbia dell’indeterminazione e delle
probabilità.
Il fatto è che queste contraddizioni
continuavano a girare nella sua testa come se tutte le ipotesi, poco scientifiche
per l’uso di aggettivi come i buchi neri, non avessero alcuna importanza.
Più si sforzava di imparare, più le rifiutava
in senso psicofisico, una reazione allergica, insensata alla prima idea.
Più avanzava negli studi, più queste idee si
rafforzavano e maggiore era la fatica ad imparare cose approssimative e poco
scientifiche nelle loro basi teoriche e negli indirizzi di ricerca.
Le contraddizioni diventavano una barriera ed
una violenza culturale, abituato com’era alla ricerca della realtà passata,
intoccabile ed immodificabile, ma inconfutabile nei fatti comparati.
L’architettura del Modello scientifico
definito Standard, maturata nel corso dell’ultimo secolo, era come un monolite,
inteso come la teoria dell’elettromagnetismo, onnicomprensiva di tutte le
soluzioni con buona approssimazione; che però non era sufficiente.
La teoria era diventata dogma escludendo le
contraddizioni.
Tutta la struttura organizzativa della
scienza, definita solo Fisica, era rigidamente organizzata dallo Stato, nella
suo ordine verticistico: o fai così o sei fuori dal lavoro delle ricerche,
quindi, senza nessuna libertà nella scelta dei problemi da affrontare, ma solo
quelli già previsti dal “grande centro” o gota della cultura scientifica
dell’Europa centralistica, tranne gli Inglesi.
Ecco quindi che diventava impossibile trovare
ascolto, anche se le domande esistevano ed esistono tutt’oggi, oggettivamente,
ma sono inesistenti nel confronto di “problemi universali”, con tutta la
prosopopea della burocratica organizzazione Statale, che, per mezzo del Modello
Standard si rifiuta di esaminare, con l’annichilazione
dell’oggetto: l’energia di Gravità.
Eppure esistiamo in virtù di questa, ma
chissà perché esistono persone che sanno, per finta, e vogliono sapere di più
della realtà.
La conquista dell’ignoranza, che riempita la
panza, si dimentica perché è piena.
Le barriere pregiudiziali erano e sono
invalicabili, soprattutto se a crearle e
farle diventare ufficiali è lo Stato con il potere politico; lo abbiamo visto
con due guerre mondiali, cosa produce la rigidità assurda e cieca del
dogmatismo politico culturale.
Inutile persistere, ma trovare la strada per
ricondurre la scienza Fisica naturale nei suoi binari tecnici era diventato un
chiodo fisso.
L’occasione si ripropone con la
contrapposizione culturale dell’evoluzionismo di Darwin e l’idealismo religioso
monoteista, con un Dio solo, o entità divina unica nella sua specie sconosciuta
e la specie umana, che diventa anch’essa divina con la presenza
del Figlio di Dio, morto e risorto, caso unico se dimostrato.
La posizione della specie umana diventa la
chiave per ridiscutere la scienza Fisica, come prodotto della cultura
dell’esperienza umana, cioè come la
definizione delle cose e delle Leggi razionali fondate sul senso comune, ovvero
i 5 sensi, eguali per tutti e coerenti con la realtà, che diventa realtà
oggettiva, eguale per tutti nelle definizioni logicamente e materialmente dimostrate.
Allora la domanda si deve porre in modo
corretto verso il problema della collocazione della specie umana, ma per farlo si
deve uscire dalla situazione di plagio, o manipolazione mentale restrittiva,
con censure aprioristiche della scienza attuale definita come Fisica, o
Modello, termine solamente tecnico, che finisce per diventare tecnicistico
senza una logica coerente e dialettica quanto una formulazione matematica.
Il ricercatore Antenore era diventato quasi asociale, in un clima di
credulità diffusa ed impartita dall’autorità, anche se, un solo referendum aveva cambiato l’assetto
scientifico italiano con il rifiuto del nucleare di fissione e di drogaggio, e
ciò aveva determinato nella organizzazione gerarchica della scienza una fonte
di ostilità verso la popolazione ritenuta ignorante e paurosa.
Sicuramente la popolazione lo è ignorante degli artifici ingegnosi e virtuali,
ma non ignora che l’istinto di sopravvivenza, come paura del pericolo, è
fondamentale per sopravvivere.
Detto ciò la ricerca andava orientata altrove
per rompere il fronte del dogma.
La ricerca dell’identità della specie umana
poteva avere un principio fisico naturale definito dalle Leggi della Fisica
classica, la Forza e la Legge di azione-reazione, eguali e contrarie, di verso
opposto.
Per fare ciò si deve considerare in primo
luogo gli stati della natura.
La prima analisi ci dice che sono suddivisi
in Solido, Liquido e Gassoso, considerando che in condizioni di Temperatura
variabile, da un minimo ad un massimo ogni stato si trasforma negli altri due.
La considerazione iniziale, eguale per tutti,
è che per ogni Stato esiste una specie biologica animale che ha proprietà e
caratteristiche specifiche.
Lo Stato solido: la Terraferma, la proprietà
degli animali è possedere 4 zampe.
Lo Stato liquido: l’acqua, dolce/ salata, la
proprietà degli animali è possedere almeno 5 pinne, di cui una sempre doppia.
Lo Stato gassoso: l’aria, la proprietà degli
animali è possedere 2 zampe e 2 ali per volare.
La specie umana non possiede nessuna di
queste proprietà, quindi non è specie animale, sulla base del Principio di
Proprietà.
La specie umana è neutrale, da neutrone, come
la specie più debole rispetto a tutti e tre gli stati della natura, in quanto
non possiede nessuna delle proprietà specifiche che caratterizzano le specie
biologiche animali, nei 3 stati naturali.
L’ipotesi è convalidata dal principio di
minima azione della Fisica classica, dimostratosi fino ad ora inconfutabile.
Antenore si soffermò perplesso, sembrava
coerente come ipotesi, e la dimostrazione, che era anche la condizione di
analisi della realtà era congruente.
Il principio dell’idea era quello di ritenere
la specie umana, come la più debole, ma anche simultaneamente, la più
rappresentativa dei 4 stati della natura, il quarto Stato era la fusione tra
due strutture elementari.
La base è definita nei Principi e nel metodo comparativo, sia assoluto che relativo.
Hiya Mr. Mezetti,
RispondiEliminaAour post from Your sientific thoughts are interesting. Your an rising philosopher about that terms - some others. Where the terms came from?
I reed the realy nice an deep sentences from in translation into English and they minded to a casual criticism of science and scientific both. You gone to be an newer reno(r)malisation philosopher in resp. one of the kind from Italy.
One term is the "plagiarism" - for what it means.
I am more depressive than You about that all. My way is the little free I do. But there is no hope at all, only the enlighted humans learn for. The formal and official rested in complete dull and stupidness against and onto. And thats the case they do and are beings. Thats the fact roundabout until them put to death, that uncertain them belog in life.
Hope You're are fine an one can read further more,
"Have a nice day ..."
best wishes from mine