lunedì 9 gennaio 2017

CULTURA SCIENTIFICA CONTEMPORANEA.

Bo.  9. 1. 17
                                        SPECIE UMANA  =  SPECIE NEUTRALE
saggio di Mauro Mezzetti edito Amazon.

CULTURA SCIENTIFICA CONTEMPORANEA.

Esiste oggi nella cultura mondiale una dicotomia che rappresenta due modi di razionalizzare la realtà, di cui uno dei quali ha come principio di riferimento la dimensione umana,
La cultura anglosassone ha come sistema di misura della realtà la dimensione umana, come base naturale limitata, con le unità di misura riferite alle proprietà della specie umana, come il pollice, la mano ed il piede e via di seguito.
Diversamente l'Europa centrale, Francia, Germania ed Italia hanno prodotto una idea universale diversa dal principio di base inglese, che, a misura della natura vi è la specie umana, la quale è diversa dalla vegetazione in particolare.
L'Europa centrale ha scelto una unità di misura astratta ed indipendente dalla specie umana come necessità di misurare e conoscere la natura in tutti i sui aspetti, biologica animale e vegetale, ed infine materiale nei suoi tre stati.
Nel secolo del 1900 queste differenze di impostazione si sono rivelate fondamentali nella dialettica della scienza con lo sviluppo di due teorie diverse ed incomplete entrambe, la relatività e la Meccanica Quantistica.
Le fondamentali scoperte scientifiche dell'800 e 900 lasciano stupefatti ed attoniti quasi tutti gli scienziati, o coloro che vi entrano affascinati dalle scoperte straordinarie rispetto ad un passato molto limitato nella conoscenza della natura e della specie umana stessa.
Agli Inglesi il merito delle idee ed esperimenti fondamentali,dalla ipotesi dell'esistenza dell'elettrone, considerata particella negativa, a quella del protone e neutrone; ipotesi fondate sulla teoria elettromagnetica,incompleta, di Maxwell.
Abbiamo quindi risultati straordinari, con il contemporaneo sviluppo di teorie  matematiche diverse tra loro ed anch'esse incomplete nelle loro basi, dalla teoria degli insiemi di Cantor, come ad esempio la necessità di "Invarianti" proposto anche da Hilbert, come base indispensabile dello sviluppo matematico della natura.
La cultura inglese ha come limite di misura la specie umana ed oltre di essa non riesce ad andare come concetto della natura indipendente dalla specie umana stessa.
L'idea della natura come condizione di base per l'esistenza delle specie, indipendente da essa per le sue caratteristiche materiali eterogenee, maggiori e diverse dalla specie umana fa dedurre chela specie umana stessa è base insufficiente per la conoscenza della natura,quindi anche il sistema di riferimento dell'unità di misura adottato preclude alla comprensione della natura stessa nella sua complessità.
Nell'Europa centrale abbiamo l'esistenza di una reazione culturale composta contro le innovazioni scientifiche ad opera delle cultura religiose, in particolare monoteiste, che vedono nella scienza e conoscenza un nemico all'autorità gerarchia del clero e del Papa, come massima autorità terrena. 
 In particolare, ad esempio, la teoria della Relatività di Einstein sopravvaluta a fini culturali assoluti, divenuti un dogma scientifico privo di fondatezza data la descrizione della realtà fatta dagli scienziati della luce,come composta da campo elettrico e magnetico diversi tra loro ed aventi entrambi  la massima velocità di c, ma struttura di onde diverse...
Le contraddizioni introdotte nella cultura scientifica, sia per egocentrismo culturale divinizzato come i Re e regine, oppure per le religioni monoteiste, dove tutte hanno come radice della realtà naturale il numero uno, tanto necessario quanto inutile senza i numero due diverso dal primo, ma con una proprietà comune.
La cultura contemporanea della scienza è inficiati da un egocentrismo di natura materiale e di natura ideale la cui base è la specie umana al di sopra di tutto, cosa insensata e priva di matematica logica assoluta, prima viene il pianeta...

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