venerdì 31 maggio 2013

Paradigma scientifico.

bo 24.10.12

sabato 25 maggio 2013

Il conceetto di legge di natura.

bologna 20.10.12

Il concetto di legge di natura.

Le leggi della natura possono essere suddivise in due dimensioni :
1) Locale e limitata ; Pianeti
2) Generale ed Universale : le Stelle ,o ancora più esteso le masse luminose.
Nella prima dimensione,nella nostra realtà quotidiana, possiamo distinguere sostanzialmente tre leggi derivate dalla Meccanica Classica alle quali è facile, per analogia, attribuire un significato ed un valore più vasto in tutte le scienze,ed anche quelle economiche e sociali;ed in particolare nelle Politiche Istituzionali.
Nella seconda dimensione,quella Universale le cose non sono come le vedeva Newton.
Quindi iniziamo con la prima dimensione:  Il principio d'inerzia.
Di per sè il principio non è legge se non si formula una o più regole che lo definscono in diversi aspetti.
Dunque,il principio d'Inerzia,di G. Galilei considera come naturale lo stato di moto degli oggetti cosmici,stelle e pianeti,in assenza di attriti,come analogia dell'esperienza.
La formulazione di Newton,riafferma,in linea di principio, un doppio sistema,sia di quiete che di moto.
L'ambiguità o ambivalenza è ancora irrisolta,e le prove,reali e sperimentali, sono a favore del principio Galileiano,in quanto non è stata ancora dimostrata l'esistenza di una particella elementare in stato di quiete,o definita a riposo.
L?esperiemnto di Rutheford del 1911 dimostra in modo inconfutable,oltre ogni ragionevole dubbio,il principio del moto universale come condizione,che è anche quella delle semplici osservazioni astronomiche.
Pertanto la conclusione, se si pone la domanda corretta per interrogare la natura :quale sia lo stato naturale della natura,sia per le masse elementari che per le masse astrali è il MOTO COSTANTE alla massima potenza.
Fino a prova contraria: il principio di moto o Inerzia, o regola quantitativa, deve essere rispettato.
Pertanto la regola fondamentale che afferma per associazione,fatta da De Broglie,come ad ogni particella si associa un'onda e viceversa ad ogni onda si può associare una particella.
L'equivalenza non è dimostrata completamente in modo esatto,ma è congruente;il dualismo onda-particella diventa fittizio in assenza di una definizione tecnica del moto che non è identico per Quark e Leptoni.
Il principio,ma anche regola è che le particelle senza alcuna distinzione hanno proprietà di moto.
Questa caratteristica è uno degli aspetti fondamentali della teoria filosofica atomistica di Democrito.
Quindi nella dimensione locale del Pianeta esiste sempre un rapporto di proporzionalità tra massa e moto..
Fondamentale in tutte le situazioni,sia per gli oggetti materiali che per la biologia ,nelle specie vegetali ed animali,e per la Specie umana tra esse.
I nostri sensi non percepiscono il moto oltre una velocità massima tutto diventa indistinto fino a scomparire o ad apparire come immobile se costante.
La proporzionalità del moto si traduce anche in quantità,visto come pensiero egocentrico,possiamo dire che la specie umana sopravvive finchè vi è una quantità di materia commestibile nelle due forme:liquida e solida,perche queste quantità consentono il moto di sopravvivenza della specie che senza moto non sopravviverebbe.
Il moto delle cose esiste anche se non lo vediamo con gli occhi e non lo percepiamo,lo confermano gli strumenti di misura,con la radioattività e gli infrarossi.
Il moto è sempre proporzionale alla velocità della massa ed alle condizioni di stato nelle quali si trova la massa stessa.( aria,acqua) ( Condizione di interazione costante)
Il moto o velocità complessiva ha un rapporto diretto e proporzionale con la massa.
La formulazione della seconda legge della meccanica di Newton afferma che la Forza è direttamente proporzionale alla massa per la velocità:  F = m . v .
Ora se esiste la condizione di moto,come condizione di esistenza,possiamo dire che per mantenere costante una quantità di moto,che è condizione di esistenza; è necessaria una quantità di forza  : v = F / m  ..ma la quantità di Forza dipende dalla quantità proporzionale di cibo o materia necessaria a sopravvivere,che ci consente di mantenere invariata una massa.
La proporzionalità diventa la legge di natura fondamentale in tutte le dimensioni: la  locale,nel Pianeta;la proporzionalità tra specie umana e sistema naturale,la proporzionalità tra uomo e donna,tra genitori e figli,la proporzionalita nella suddivisione delle cose,la proporzionalità delle Leggi della Giustizia.
Tutte queste dipendono dalla  " Legge di proporzionalità della Natura ",la quale si colloca sopra tutte quelle elencate; essa è -_la_ legge delle leggi -.limitate e relative del Pianeta dentro il quale la specie umana ha costruito la Società.
Quindi le proporzionalità esistono nella natura della materia,indagata dalla Fisica,ed esse sono il criterio di base sul quale edificare le società,che già in alcune società si è affermato;ma non ancora in Italia.
La terza Legge che ci Governa,specie umana e natura, è che per ogni azione esiste una reazione uguale e contraria,questa è la legge di proporzionalità  del moto.
Geniale intuizione di Newton,maggiore della legge di Gravitazione definita da Newton come Universale.
Le osservazioni che sviluppano questo principio sono da considerarsi per ora pubblicate su di un testo non ancora in vendita: L'energia  nucleare....infinita.
Osservate  e riflettete sul lavoro scientifico e sulla realtà.