lunedì 5 novembre 2012

Spazio,Tempo.Relativo-Assoluto.

Bologna 5.11.12
( Magritte)


Lo Spazio ed il Tempo.

sabato 3 novembre 2012

paradigma delle scienze.

bologna 3.11.12

Il Paradigma delle scienze.

La più facile definizione formale del paradigma è il numero 1.
Tutte le scienze hanno come principio il numero uno e come regola, una ed una sola regola.
La materia che genericamente parte dal concetto di atomo,come unico ed uno,la termodinamica con il primo principio,la filosofia che inizia da uno.la geometria euclidea,con il piano, il punto,la linea.
Se la visione delle cose è statica,immobile,è corretto definire una realtà virtuale,immobile quindi inesistente,a partire dal numero uno,come l'essenzialità di ogni cosa.
Se tutto fosse immobile,lo sarei anch'io paradossalmente,l'essenzialità si esprime a partire da uno perchè tale è la classificazione di una azione.
Tutto il resto si conta a partire da due.
Osserviamoci indirettamante;respiro se mi nutro,mentre respiro,esiste la simultaneità nella nostra esperienza ed essa ha come base due.
La materia della natura,ad esempio la Luna,riflette sempre in parte la luce del sole ed è in parte all'ombra,esiste sempre una doppia azione simultanea nel sistema naturale,e via dicendo posso fare una quantità infinita di esempi.
Non esiste in natura una azione che possa essere definita singola se non si parte dal presupposto astratto o limitato che deriva da una separazione della realtà.
Pertanto l'atomo come concetto è virtuale,in realtà non esiste una sola singola sostanza nel sistema inerziale-gravitazionale;esistono e sono classificate due sostanze.
Considerare la base di ogni paradigma del nostro sistema naturale,in modo formale,come il numero uno è quanto di più falso vi possa essere,ed esso diventa un concetto ideologico e non una realtà scientifica.
Come ho dimostrato e potete osservare direttamente tutti,nella natura la base di ogni paradigma è dal punto di vista formale il numero due.  (CVD)

martedì 30 ottobre 2012

Scienza ideologica.

bologna 29.10.12

La scienza ideologica.

La scienza  "ideologica" è quella che stabilisce una ed una sola verità, al di sopra della realtà scientifica comparativa per natura tecnica.
L'esempio più semplice deriva dal concetto di Paradigma scientifico,usato da Kuhn,per indicare uno sviluppo ulteriore di una teoria precedente che ha ottenuto verifiche.
Le basi scientifiche si compongono sempre di alcuni assiomi ben formulati in modo descrittivo e formale,per i quali è dimostrata la correttezza,entro i loro limiti costitutivi.
Scompare il concetto di ricerca scientifica come ricerca dell'ignoto,o scoperta dell'ignoto.
Per Thomas Kuhn la rivoluzione scientifica,intesa come rivoluzione Copernicana,dipende dalla falsificazione del Paradigma scientifico in vigore,come il modello Standard.
Kuhn evidenzia come nella scienza  "normale",che in Italia si può identificare,in larga misura,con quella istituzionale, tutte le sperimentazioni scientifiche sono indirizzate a sostegno della teoria dominante e delle sue contraffazioni.
Equivalente a dire che in Italia,se tornasse Galileo Galilei,avrebbe come avversari gli scienziati "normali" stessi ,in primo luogo,ma anche allora ,nel 1600 è stato così,salvo qualche eccezione.

Sarebbe opportuno fare una netta distinzionie tra didattici della scienza e scienziati,che nella maggior parte dei casi non sono coincidenti,ma che in Italia sono unificati.
In effetti il lavoro di scienziato,come dichiarato da molti di essi,nella prima metà del 900,richiede una capacità descrittiva,letterale e formale,non comune.
Il paradigma scientifico si basa anche su di un  semplice fatto che esiste,e come tale , può essere osservato da tutti.
Diviene chiaro come ,con una domanda corretta che interroga la natura ,si evidenzia l'esempio che illustra un nuovo modo di procedere nell'indagine scientifica.
Nulla di strano lo diceva,prima di lui,Galileo Galilei,quando si interrogava sulla velocità della luce,pensate la corretta analisi e lungimiranza,Galileo non credeva ad una velocità infinita,lo rivela il porsi la domanda.
Oggi siamo ancora  a quel punto con una domanda che può apparire assurda,esiste una sola velocità della luce?
Siccome siamo abituati a considerare la velocità lineare," rettilinea " , della luce e di essa abbiamo una misura sufficientemente precisa,che viene considerata con semplicismo di valore assoluto,anche perchè non vi sono termini di paragone.
Diventa facile semplificare,riducendo la realtà ad un solo elemento,la velocità lineare,ma in tal modo si passa dalla scienza alla ideologia scientifica.
Se prima consideravo la velocità lineare della luce come limite massimo della velocità delle onde,esso per consuetutdine è diventato,il limite assoluto;ma solo per il fatto che la ricerca scientifica si è fermata su quel punto.
Questo è il cambiamento da Paradigma a Modello;il Paradigma dovrebbe descrivere per intero un fenomeno fisico,il Modello non è tenuto ad una prassi scientifica corretta,esso diventa indicativo di una soluzione approssimata considerata soddisfacente,ma non esaurisce il problema.
Non penso vi siano scienziati che si interrogano sull'etica scientifica in Italia,secondo dei criteri oggettivi,essendovi in Italia una fortissima componente della scienza "normale" tesa a giustificare il modello.
Se il Modello attuale è alla base di tutto lo sviluppo delle società del Pianeta,allora non basta nè un umile e corretto ragionamento sulla realtà scientificamente osservata da tutti,nè un piccolo esperimento,è necessaria la volonta scientifica ad affrontare i problemi del Modello.
Quella volontà scientifica derivata dalla consapevolezza dei problemi che la scienza "normale" nasconde od occulta,nega come problemi ed avvalla come pseudo postulati.
La natura in cui viviamo non è nè libera,nè sconfinata,quindi è ora di porre termine a comportamenti antiscientifici lesivi della specie umana e della sua condizione di esistenza ;il sistema natura.

domenica 28 ottobre 2012

Induzione egocentrica

bologna 28.10.12

L'induzione:

Il sistema Solare e Planetario,non è il solo nell'Universo,ne esistono altri,fatto dimostrato per mezzo di prove sperimentali derivate, come il moto ondulatorio della traiettoria dell'orbita delle stelle.
Sembra facile pensare che tutto l'universo è fatto a immagine e somiglianza del nostro sistema solare,lo suggerisce la cultura religiosa,ma non lo dichiara.
Non lo dichiarano neppure gli scienziati,in Italia,ma lo perseguono che estrapolazioni assurde.
Posta la condizione che il nostro sistema solare produce una quantità smisurata di particelle di base idrogeno e le diffonde attorno al sistema stesso,tutte le nostre apparecchiature registrano le misurazioni esterne sulla base di questa cortina naturale.
Da ciò possiamo dire che tutto l'universo funziona sulla base di questi rapporti?
Abbiamo un numero infinito di miliardi di Stelle o Punti luminosi,ed un numero esiguo di Pianeti,o masse fredde,come fanno a raffreddarsi queste masse?
Se nell'Universo si possono vedere solo punti luminosi,e sono miliardi di miliardi, che cosa li può raffreddare?
Inoltre, poter affermare che tutta la natura dell'universo funziona come sul nostro pianeta è quanto di più eccitante, ci si ritrova al centro del sistema,solo che non è quello Solare è quello Universale.
Se dico ad esempio che la base naturale di tutto l'universo è il Rapporto di 1 a 3 ,1 Leptone per 3 Quarks;
non posso sostenere che in ogni punto luminoso esiste questo rapporto,in quanto questo è il rapporto che esiste sul nostro Pianeta e su altri Pianeti;cosa ci fa pensare che sia così anche per tutte le stelle?
Perciò è allarmante la logica scientifica induttiva,che per estrapolazione definisce l'Universo = alla terra,nei suoi rapporti di base.
La realtà è assai diversa e gli scienziati devono rispondere apertamente di un ruolo .che per la cecità,finisce per diventare autodistruttivo della natura e della specie umana.
Perciò chiamare a raccolta le forze della cultura perchè si aggiornino nella conoscenza ,diventa indispensabile allo sviluppo della scienza che deve essere corretta.

venerdì 19 ottobre 2012

principio d'indeterminazione.

bo  19.10.12

Il principio d'indeterminazione.


Il Principio d'indeterminazione di Heisenberg è la negazione di ciò che può essere determinato con un margine di errore secondo le normali procedure,siccome non esiste una combinazione di misure perfette.
La "buona approssimazione" della quale ci si deve accontentare dipende dal quadrato delle ampiezze di probabilità per mezzo della funzione d'onda:abbiamo la probabilità.
Lo scienziato non può fare di più di quanto afferma questo principio basato sulle conoscenze fino ad allora raggiunte:ad esempio doveva essere ancora scoperto il Neutrone che avviene nel 1932 ad opera di Chadwick,mentre la formulazione di Heisenberg è del 1924.
Non si capisce come il principio possa essere rimasto invariato ad oggi,viste le contraddizioni rispetto alle scoperte ed agli esperimenti.
Per comprendere la base culturale ed ideale di Heisenberg si deve fare riferimento alla sua convinzione che la scienza Fisica ha il compito di definire il ruolo e la posizione della specie umana nei confronti della natura nel Pianeta.
Il principio di Heisenberg ;che non si può conoscere simultaneamente la velocità e la posizione di una particella è indiscutibilmente vero, se le basi della scienza rimangono quelle di Einstein e di Bohr.
La logica deduttiva è rigida,ma è equivalente a dire che per la specie umana non è possibile un passo ulteriore che supera l'indeterminismo della dualità.
L'egocentrismo del ruolo della specie umana è talmente limitato da essere indeterminabile,ed in quanto tale è impossibile definire matematicamente la natura;ciò che è possibile è definire intuitivamente la realtà della natura per mezzo della probabilità.
Il dualismo onda-particella è per "principio" un mistero inestricabile alla ragione per cui ci si deve accontentare delle possibili probabilità.
Tutto ciò corrisponde ad una visione monocentrica del funzionamento della natura per mezzo dell'energia elettromagnetica,e come ogni principio monolitico che si rispetti non prevede che la combinazione naturale possa essere un dualismo,ma nella realtà è confermato da tutti gli esperimenti.
L'egocentrismo è pensare che così come esiste la specie umana su questo pianeta,unica dotata di razionalità,esiste in natura un solo tipo di interazione:quella elettromagnetica;cosa smentita dalla scoperta della radioattività e dagli esperimenti.
Di nuovo un concetto egocentrico,riguarda la posizione,ma non solo,riguarda sopratutto il ruolo che la specie umana deve svolgere,ed in questo il principio d'indeterminazione, lascia il più ampio spazio di libertà all'immaginazione,perchè il principio sancisce,senza alcuna regola,che non è dimostrabile un criterio di comparazione funzionale ad ottenere un risultato empirico che combina la due caratteristiche.
Questo egocentrismo della specie si riduce alla considerazione che il principio di base di ogni cosa è il numero uno,considerazione banale a vana,perchè se non esiste il due non si dimostra l'esistenza dell'uno e viceversa.
Questa equivalenza è il principo della natura delle cose.
Per dimostrare l'esistenza dell'uno deve esistere un numero diverso da uno,cioè il due che ne dimostra l'esistenza e viceversa.
Dal punto di vista Fisico posso affermare il principio,al quale segue la regola .
Per ogni particella deve esistere una particella diversa che ne dimostra l'esistenza,e viceversa.
Diversamente se esistesse solo un tipo o classe di particelle assisteremo ad un continuo crearsi-annichilirsi di particelle in  moto frenetico alla massima velocitò = c ,velocità della luce.
La specie umana ed i Pianeti non esisterebbero in questa condizione monolitica.
L'egocentrismo è dimostrato anche per il principio d'indeterminazione dal quale nasce il concetto di virtualiltà,come realtà inesistente,ma calcolabile,come massima espressione di libertà rispetto alle leggi di natura.

giovedì 18 ottobre 2012

Relatività.

bologna 18.10.12

La Realtività come teoria Ristretta e Generale ha un punto fissato come valore assoluto ed è la velocità della luce = c .
Cioò che rende relativa la misurazione rispetto a questa velocità "assoluta" è la posizione ed insieme la velocità degli osservatori;che diventa inevitabilmente relativa e "limitata ":in quanto una massa non è in grado di arrivare, nello spazio vuoto, alla velocità della luce in quanto essa è una caratteristica solo delle onde.
Detto ciò la funzione dell'equazione di Lorentz rimane invariata, relativamente alla velocità della massa ne modifica in modo proporzionalmente relativo alla velocità,la massa stessa.
Quindi il punto che lascia perplessi,che non appare chiaro nella sua definizione tecnica,è il secondo postulato;il quale formulato in tal modo rende la velocità della luce un valore assoluto perchè indipendente ed incomparabile.
Il secondo postulato della teoria della Relatività dice che la  luce è indipendente dal moto della sorgente.
Se guardo la nostra stella il Sole sappiamo che la sua velocità orbitale intorno alla Galassia della Via Lattea è di 260.000 anni,quindi la sorgente,intesa come massa stellare, si muove nello spazio vuoto,inoltre ad essa va aggiunto il valore dell'azione prodotta dalla Stella Sole,le onde "elettromagnetiche".
Pertanto il valore assoluto è dato dal moto della Stella,velocità orbitale,+ le onde "elettromagnetiche",se volessi equiparare la cosa all'effetto Cerenkov.
In secondo luogo l'indipendenza della velocità dell'onda in relazione alla singola particella entra in netto contrasto con la teoria di De Broglie,e la effettiva verifica sperimentale,che ad ogni particella è associata un'onda.
Il principio di associazione di De Broglie diventa facilmente,oggi,il principio di proprietà delle particelle elementari del moto associato ad esse.
1) Ogni particella elementare possiede come proprietà una quantità di moto,definita tecnicamente come onda.
2) La proprietà di tutte le particelle elementari di qualsiasi classe,Quark o Leptoni è il moto,verificato sperimentalmente.
3) Il moto delle particelle elementari produce una azione che genera un campo.
4)  L'azione della particella possiede una unità di classificazione ed è il quanto di azione di Planck.
5)  L'azione della particella dipende dal moto stesso della particella la cui risultante come velocità lineare nel vuoto è pari a c = velocità lineare della luce nel vuoto.
Non esiste una descrizione diversa della realtà,per correttezza e precisione,perciò esiste un problema nella Teoria della Relatività: :il valore assoluto,o formalmente limite incomparabile della velocità della luce,definto da Einstein nel 1905, non è corretto nella descrizione completa dell'azione delle onde emesse da una sorgente di natura " elettromagnetica".
La risolluzione è semplice;l'onda ha sempre momento angolare ( Omega) ,misurabile e comparabile,la cui differnza infinitesimale rende il valore della velocità della luce comparabile e limitato.
Vedesi testo di Fisica 2 H. R.
Pertanto la teoria della Relatività pone al centro il ruolo degli osservatori e del tempo,come della loro velocità limitata.
Il ruolo degli osservatorri è centrale,come centrale è il ruolo delle misurazioni relative,che diventano egocentriche quando non esiste un sistema di riferimento comparativo.
L'egocentrismo della Teoria della Relatività è dimostrato con l'affermazione di un unico e ristretto valore assoluto,la velocità della luce;dal quale dipende la realtà naturale.
L'egocentrismo del Modello Relativo dipende dalla posizione che occupano gli osservatori,nella loro posizione Gravitazionale del Sistema terrestre.
L'egocentrismo  della teoria è dimostrato.  CVD .

sabato 13 ottobre 2012

Bologna 13.10.2012

L'inizio del pensiero egocentrico.

Il pensiero egocentrico ha uno sviluppo innanzitutto scientifico,è il pensiero di Newton che formula la legge di Gravitazione Universale.
L'egocentrismo della Legge di Gravitazione Universale risiede nel fatto comparativo delle misure.e delle cose o masse asrtonomiche.
Se misuro la Forza o Energia Gravitazionale essa è in rapporto con l'Energia elettromagnetica come :
10 elevato alla meno due sta a 10 elevato alla meno trentanove.
La differenza di valore o energia è di 10 elevato alla ventinove.
Il secondo punto è anch'esso quantitativo;vi sono nell'Universo miliardi di miliardi di corpi luminosi,tutti hanno energia  definita ad oggi "elettromagnetica",la forza gravitazionale,essendo molto più debole può essere solo derivata.
Terzo elemento di qualità la prima legge della termodinamica stabilisce senza ombra di dubbio alcuno che tutte le transizioni di energia vanno dal caldo al freddo;vedi Clausius.
Conclusione la Forza Gravitazionale riguarda in primo luogo solo 10 pianeti circa,decine di satelliti,ed asteroidi.
La natura delle masse stellari non è fatta ad immagine e somiglianza dei Pianeti,perchè lo vieta la prima legge della Termodinamica,quindi le masse stellari non interagiscono con altre Stelle per mezzo dell'energia Gravitazionale,altrimenti il Cosmo abitato anzichè allargarsi ed esandersi,si contrarrebbe.
L'interazione tra masse luminose "Stelle" stellari avviene in primo luogo per mezzo dell'energia definita fino ad ora elettromagnetica.
Esistono comunque Stelle simili che hanno sistemi planetari,la cui interazione prossima alla stella è Gravitazionale per i Pianeti.
L'Energia Gravitazionale è la forma derivata dal raffreddamento di una Stella.
La domanda che si pone diventa :come è possibile che si raffreddi una " Stella"?
Allora deve esistere una forma di Energia negativa che si contrappone in modo identico o quasi alla Energia Positiva ;che incontrandosi danno luogo alla derivata prima che sono i Pianeti.
L'ipotesi che ciò possa avvenire con un big-bang non è da escludere.
Allora di big-bang potrebbero essercene stati a miliardi.
Il pensiero egocentrico,diventa quasi lo specchio dell'immagine culturale della religione,per la quale se il pianeta è composto di questa materia tutte le cose o masse astronomiche sono fatte a sua immagine e somiglianza,tutte le interazioni sono fondamentalmente di carattere elettromagnetico come il nostro.
Dato il fatto che non sappiamo ancora esattamente quale sia il carattere elettromagnetico della materia,se non in via approssimativa,la cosa diventa assai dubbiosa.
L'egocentrismo scientifico,come psicologicamente quello umano,significa porre la specie umana al di sopra di ogni cosa,cosi come si pone al di sopra di tutto l'energia gravitazionale.
Il difetto principale,o carenza scientifica,è la mancanza di comparazione per cui si finisce per considerare come una generalizzazione  per induzione,come l'energia Gravitazionale,la caratteristica fondamentale di tutto l'universo,mentre così non è .
Il carattere egocentrico,non trovando o non volendo vedere criteri di comparazione e misurazione finisce per diventare anche narcisista,dato che lo specchio piatto, ci rimanda ad un aberrazione ottica per la quale ci si vede più belli di quello che siamo in realtà.
Così oggi è diventato il Modello Standard come lo specchio della nostra coscienza scientifica,ci appare più bello di quello che è,ma ciò diventa pericoloso quando si tratta di energie non gravitazionali.
L'egocentrismo come manifestazione psicologica culturale della persona, si trasferisce sul piano socio-culturale e la cosa assume un'altra dimensione,generalizzando diventa come il sistema geocentrico,cosi è la formulazione della Legge di Gravitazione,la cui Universalità deve essere ridotta a derivata prima;ma sempre derivata.
Lo sviluppo di un pensiero egocentrico avviene quando,non si trovano o non si vogliono vedere sistemi di misura comparativi,per mezzo dei quali diventa chiaro il limite operativo di ciascuno di essi e di conseguenza la sua relatività rispetto ad altre dimensioni della realtà.
La dimostrazione diventa una impresa scientifica complessa,che si fonda sull'esperimento comparativo,sia per la tecnica che per i dati o risultati.