venerdì 19 ottobre 2012

principio d'indeterminazione.

bo  19.10.12

Il principio d'indeterminazione.


Il Principio d'indeterminazione di Heisenberg è la negazione di ciò che può essere determinato con un margine di errore secondo le normali procedure,siccome non esiste una combinazione di misure perfette.
La "buona approssimazione" della quale ci si deve accontentare dipende dal quadrato delle ampiezze di probabilità per mezzo della funzione d'onda:abbiamo la probabilità.
Lo scienziato non può fare di più di quanto afferma questo principio basato sulle conoscenze fino ad allora raggiunte:ad esempio doveva essere ancora scoperto il Neutrone che avviene nel 1932 ad opera di Chadwick,mentre la formulazione di Heisenberg è del 1924.
Non si capisce come il principio possa essere rimasto invariato ad oggi,viste le contraddizioni rispetto alle scoperte ed agli esperimenti.
Per comprendere la base culturale ed ideale di Heisenberg si deve fare riferimento alla sua convinzione che la scienza Fisica ha il compito di definire il ruolo e la posizione della specie umana nei confronti della natura nel Pianeta.
Il principio di Heisenberg ;che non si può conoscere simultaneamente la velocità e la posizione di una particella è indiscutibilmente vero, se le basi della scienza rimangono quelle di Einstein e di Bohr.
La logica deduttiva è rigida,ma è equivalente a dire che per la specie umana non è possibile un passo ulteriore che supera l'indeterminismo della dualità.
L'egocentrismo del ruolo della specie umana è talmente limitato da essere indeterminabile,ed in quanto tale è impossibile definire matematicamente la natura;ciò che è possibile è definire intuitivamente la realtà della natura per mezzo della probabilità.
Il dualismo onda-particella è per "principio" un mistero inestricabile alla ragione per cui ci si deve accontentare delle possibili probabilità.
Tutto ciò corrisponde ad una visione monocentrica del funzionamento della natura per mezzo dell'energia elettromagnetica,e come ogni principio monolitico che si rispetti non prevede che la combinazione naturale possa essere un dualismo,ma nella realtà è confermato da tutti gli esperimenti.
L'egocentrismo è pensare che così come esiste la specie umana su questo pianeta,unica dotata di razionalità,esiste in natura un solo tipo di interazione:quella elettromagnetica;cosa smentita dalla scoperta della radioattività e dagli esperimenti.
Di nuovo un concetto egocentrico,riguarda la posizione,ma non solo,riguarda sopratutto il ruolo che la specie umana deve svolgere,ed in questo il principio d'indeterminazione, lascia il più ampio spazio di libertà all'immaginazione,perchè il principio sancisce,senza alcuna regola,che non è dimostrabile un criterio di comparazione funzionale ad ottenere un risultato empirico che combina la due caratteristiche.
Questo egocentrismo della specie si riduce alla considerazione che il principio di base di ogni cosa è il numero uno,considerazione banale a vana,perchè se non esiste il due non si dimostra l'esistenza dell'uno e viceversa.
Questa equivalenza è il principo della natura delle cose.
Per dimostrare l'esistenza dell'uno deve esistere un numero diverso da uno,cioè il due che ne dimostra l'esistenza e viceversa.
Dal punto di vista Fisico posso affermare il principio,al quale segue la regola .
Per ogni particella deve esistere una particella diversa che ne dimostra l'esistenza,e viceversa.
Diversamente se esistesse solo un tipo o classe di particelle assisteremo ad un continuo crearsi-annichilirsi di particelle in  moto frenetico alla massima velocitò = c ,velocità della luce.
La specie umana ed i Pianeti non esisterebbero in questa condizione monolitica.
L'egocentrismo è dimostrato anche per il principio d'indeterminazione dal quale nasce il concetto di virtualiltà,come realtà inesistente,ma calcolabile,come massima espressione di libertà rispetto alle leggi di natura.

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