domenica 11 novembre 2012

Metodo scientifico e Natura.

bologna 11.11.12

Il metodo scientifico ed il suo dualismo: induttivo,deduttivo.

La scienza è secondo i canoni tradizionali didattici,attuali,suddivisa in due  procedimenti,definiti come:
Induttivo = che dal particolare  definisce il generale.
Deduttivo = dal generale si ricava il particolare.
In realtà la scienza si può scomporre in altri due procedimenti di ricerca,ed essi risalgono all'inizio della impostazione scientifica e non.
Con Leucippo,del quale si hanno poche tracce,si definisce scienza il procedimento con il quale esaminando la realtà,comparabile tra gli oggetti si definiscono le caratteristiche e le proprietà,per mezzo delle quali estendere la comparazione.
Questo è ,o diventa anche il metodo Aristotelico.
Il secondo approccio è quello di Democrito,nell'osservazione della realtà si possono evincere da essa,idee ed ipotesi,per mezzo delle quali pervenire alla conoscenza della realtà stessa,oggi sarebbe per mezzo dell'estrapolazione e di esperimenti.
Quindi i criteri sono due anche nell'antichità: 1)  La comparazione e  2) L'estrapolazione.
Se li vediamo come distinti allora si perviene alla stessa conclusione atttuale,se li vediamo come complementari,intercambiabili e dialettici tra loro,allora diventa più facile osservare la realtà e descriverla.
Dividere i due procedimenti indica la volontà di nascondere qualcosa di importante,oppure di non voler affrontare una realtà fisica assai più grande di quello che si potrebbe immaginare con l'educazione scientifica ricevuta.
Se dovessimo applicare il principio della Meccanica Quantistica di Heisenberg,come principio d'indeterminazione,potremmo dire che i due metodi sono inconciliabili tra loro e quindi se definiamo l'uno non possiamo definire l'altro:ma questo è una definizione pregiudiziale.
Dimostrazione: se nell'osservazione individuo una caratteristica di interazione tra due parti, posso ipotizzare che sia rilevante in generale ed impostare la ricerca per trovare conferma,ma non posso escludere altre possibilità.
Se lo faccio non sono più scienziato ma ideologo della scienza,in quanto abbandono l'osservazione dei criteri per definirne uno solo,quello che ho privilegiato,ma questa è scelta soggettiva del genere umano,quindi giudizio culturale.
Così nel rendere chiaro i limiti dentro i quali svolgo la mia ricerca non posso definire i miei limiti come quelli oggettivamente assoluti,oltre che presunzione per estensione a tutta la specie umana dei miei limiti,mi tronco da solo la possibilità di esplorare altre strade.
A conclusione si può affermare che i metodi :induttivo e deduttivo hanno la funzione tecnica specifica della scienza di evidenziare i diversi approcci possibili e non esiste l'uno senza l'altro,dividerli diventa una pura speculazione filosofica con altri fini,che non sono quelli scientifici.

Nessun commento:

Posta un commento