venerdì 9 novembre 2012

PARADIGMA E METODO SCIENTIFICO.

Bo. 27. 9. 15


Edizioni  Kindle  prezzo  E. 1,99

Paradigma e metodo scientifico.

La comparazione tra due criteri,uno scientifico ed uno culturale.

Il concetto di "paradigma " scientifico deriva dall'uso che ha proposto T. Kuhn per l'interpretazione dei cambiamenti nelle basi della scienza, che al limite possono diventare radicali e perciò classificati come una rivoluzione.
La base del paradigma è la scienza "Normale" fondata sugli esperimenti precedenti e sui risultati ottenuti,che costituiscono una base  o la base, in senso stretto e gerarchico della comunità od organizzazione scientifica.
Quindi la scienza "normale" si basa su degli assiomi fondamentali, che non vengono messi in discussione, come ad esempio i principi di Conservazione, ben 11 nel 900.
La scienza normale si prefigge di confermarli attraverso il procedimento formale matematico e sperimentale Fisico.
Il Limite del ragionamento di Kuhn è che nella scienza " normale" non esiste più la ricerca dell'ignoto, come procedimento scientifico, ma solo la ridefinizione migliorata dei principi.
Nella scienza "normale" vengono sviluppate ricerche solo a sostegno delle teorie dominanti, per Kuhn, fino alla falsificazione della realtà come ipotesi scientifica virtuale, aggiungo io.
Per  Kuhn le fasi dello sviluppo  organizzativo sociale della scienza sono riassumibili in 5 o 6  fasi temporali:
1)  Affermazione del paradigma.
2)  Scienza normale.
3)  Nascita delle anomalie.
4)  Crisi del Paradigma.
5)  Avvento di una rivoluzione.
Per Kuhn l'abbandono del paradigma dominante avviene attraverso la falsificazione del paradigma "normale",in seguito al quale si viene a creare nella scienza una disponibilità straordinaria da parte di gruppi di scienziati.
Oggi il paradigma normale è il cosiddetto Modello standard, e la nascita delle anomalie viene rifiutata, coma la non conoscenza dei problemi, così come dice Kuhn, la falsificazione, avviene con le ricerche virtuali sul Bosone di Higgs, per metafora definito come la " particella di Dio", che chiarisce la realtà concettuale fisica che non esiste in realtà.
Oltre alla falsificazione assistiamo al rifiuto pregiudiziale ed alla manipolazione delle conoscenza, come l'assenza o quasi di ricerca del Monopolo magnetico, come dell'unità di misura della Gravità come energia, attraverso esperimenti, che nessuna autorità scientifica è disposta a finanziare per i rischi di veder cambiare la loro immagine della realtà
Per lo storico non è chiaro il concetto di anomalia,in quanto critica, o limite, o,  è da considerarsi una contraddizione fondamentale,oppure tutte e tre le cose insieme, determinati da esperimenti ed osservazioni logico formali e matematiche dimostrate nei termini comuni; eguali per tutti.
Diverso è il criterio scientifico o la metodologia che si caratterizza in uno schema semplice, come forma di base dialettica o interattiva, con la realtà degli esperimenti e dell'esperienza scientifica.
Metodologia scientifica:

1)  Osservazione.

2)  Descrizione coerente- Definizione del problema.

3)  Ipotesi.

4)  Previsione da verificare.

5)  Esperimenti.

6)  Risultati comparativi e comparati.

7) Formulazione del principio.

Nella descrizione della realtà scientifica manca un termine fondamentale, di valore attuale, sia scientifico che storico simultaneamente; non esiste osservazione senza una descrizione fondata sulla classificazione degli oggetti e delle loro proprietà.
All'osservazione è legata come sotto-strato culturale scientifico l'esperienza passata, cioè si osservano le cose sulla base dei principi o regole acquisite; il che significa essere condizionati nei riflessi dalla cultura precedente.
Quindi la realtà ci appare sulla base dei criteri che utilizziamo, o che abbiamo a disposizione.
Equivale a dire che: se non conosciamo tutta la realtà dell'oggetto, abbiamo di esso  solo una immagine o Modello descrittivo limitato, e parzialmente errato perchè privo di qualche componente, come ad esempio la Gravità.
Ad esempio.Aristotele non aveva a disposizione il concetto di velocità, se non come la descrizione della misura del tempo, per il quale ( tempo )non ha strumenti tecnici di misura esatta del tempo ma solo molto approssimativa e senza la definizione del meccanismo o rapporto principale per mezzo del quale definire la velocità, da ciò la nascita dei paradossi culturali, oggi, il paradosso sarebbe " la particella di Dio" = bosone.
Aristotele non avrebbe potuto misurare il Tempo, quindi non poteva usare in modo corretto la sfericità del Pianeta, che diventa irrilevante in una civiltà geograficamente limitata e locale, così come l'impero Romano che raggiunge la massima espansione possibile a livello locale, nessuna ha una idea reale della sfericità della Terra, anzi appare in contrasto con le teorie di Tolomeo o Geocentriche.
Così è oggi la scienza Fisica nelle sue dimensioni, definite localmente.
L'immagine dell'oggetto, o Modello "standard" non solo non è la descrizione oggettiva, ma in quanto limitata è deviante e diventa perversa nella sua negazione dei problemi maggiori come irrilevanti, Gravità, asimmetrie di campo, classificazione coerente, solo per citare le tre principali.
La prima parte si conclude con la comparazione tra due modi di vedere la Scienza e l'organizzazione della scienza, che sono complementari e simultanei.
L'organizzazione mantiene e conserva le esperienze passate,la ricerca le discute,sulla base della libertà di confronto tra i limiti delle teorie e la realtà oggettiva.
L'organizzazione è divenuta un centro di potere economico e sociale, quindi conservativa non solo del sapere ma dal potere sociale che ne deriva e con il controllo del sapere ed il divieto di fare ricerche che non siano autorizzate dalla scienza ufficiale o del Modello.
La contraddizione diventa incolmabile, quindi una rivoluzione scientifica è alle porte ed è la rivoluzione che completa la base rivoluzionaria iniziale, quella Copernicana coni metodi di Galilei e Newton, Keplero e Cartesio.
5 rivoluzioni scientifiche..... sotto un unico cielo eguale per tutti, come le Leggi della natura, chiare e necessariamente conosciute da tutti per l'autogoverno della specie umana nel pianeta.

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